Come scegliere L'antiparassitario giusto

Come scelgo l'antiparassitario giusto?

La bella stagione porta sole, caldo, belle giornate all'aria aperta, gite .. ma purtroppo anche insetti e parassiti. Proteggere i nostri amici a quattro zampe è molto importante, sia per rispamiargli il fastidio delle punture, ma soprattutto per la necessità di evitare malattie pericolose (quali leishmaniosi e filariosi) trasmesse dagli insetti. 

Negli ultimi anni le case farmaceutiche hanno elaborato prodotti sempre più diversificati, e oggi scegliere l'antiparassitario giusto è diventato veramente complicato. Per questo motivo abbiamo pensato di scrivere un articolo, per aiutarvi nella scelta dell’antiparassitario (fermo restando che, a seconda della zona geografica, resta una buona idea chiedere consiglio al veterinario).

Le possibilità di applicazione sull’animale dell’antiparassitario sono tantissime: si va dalle pipette spot on, da applicare in uno o più punti sulla cute (a seconda del principio attivo) separando bene il pelo, ai collari, agli spray e alle compresse somministrabili per bocca, che da quest’anno non hanno più bisogno di ricetta veterinaria, e sono diventate di libera vendita. 

ci sono anche prodotti iniettabili, ma per questi bisogna rivolgersi al proprio veterinario di fiducia. 

Come dicevamo, al momento della scelta su quale tipo di prodotto orientarsi, è bene rispondere ad alcune domande:

Qual è il tipo di vita del mio cane? È un cane che sta principalmente in giardino? In casa? E’ a contatto con altri animali? O con bambini? Fa spesso gite in altri ambienti? Quanto spesso fa bagni?

La risposta a queste domande ci aiuta a consigliarvi l’antiparassitario (o gli antiparassitari) più giusti: in alcuni casi infatti può essere una buona idea combinare più tipologie di antiparassitari, per ottenere il miglior risultato, ampliando lo spettro di insetti che coprono e dando una protezione più ampia possibile. 

Purtroppo infatti un singolo antiparassitario perfetto, che risponda a tutti i requisiti, non c’è: 

di facile somministrazione, con una copertura ad ampio spettro, repellente in modo da evitare le punture, ma al contempo senza il minimo effetto collaterale, per tutte le tipologie di pelo e di lunga durata..

Ad oggi però, combinando diversi tipi di antiparassitari (senza inventare combinazioni, è sempre una buona regola sapere esattamente cosa si può utilizzare con cosa), è possibile avere ottimi risultati!

Per cercare di darvi un aiuto abbiamo stilato un insieme di pro e contro per ogni tipologia, in modo da rispondere alle vostre domande: vediamole insieme!

Antiparassitari Pro e Contro:

PIPETTE: le pipette spot on devono essere applicate direttamente sulla cute del cane o del gatto, separando per bene il pelo, in un singolo punto, o distribuendo il principio attivo lungo la schiena dell’animale, dal garrese alla base della coda (a seconda della molecola le indicazioni sono diverse, basta seguire le indicazioni riportate sulla scatola). Generalmente il principio attivo si distribuisce nel film lipidico presente naturalmente sulla cute dell’animale: motivo per il quale la pipetta deve essere data lontana dal bagno, preferibilmente una settimana prima o una settimana dopo il bagno, per avere il massimo effetto. L’effetto sgrassante dello shampoo infatti può ridurre l’efficacia dell’antiparassitario. 

Pro: la facile applicazione, contro possono essere le abitudini che interferiscono (cani che vanno spesso in acqua, per lavoro o divertimento).

A seconda del tipo di pipetta utilizzata, lo spettro d’azione del principio attivo può essere più o meno esteso. Alcune pipette hanno anche azione repellente, ma solitamente per esplicarla l’insetto deve salire sull’animale, per cui non tutti riescono a prevenire il pasto di sangue (alcuni si, come l’Advantix).

In questo caso pro e contro dipendono dal tipo di pipetta scelta: nei pro mettiamo lo spettro d’azione (più o meno ampio), e la repellenza stessa. Non sapete cos’è? 

Le malattie trasmesse da vettori (insetti come zanzare e flebotomi) sono causate da microrganismi, come batteri e protozoi, che usano l’insetto appunto come “mezzo di trasporto”, ma non solo. 

Quando l’insetto sale sull’animale, deve cominciare a nutrirsi, e fare quello che in gergo medico viene chiamato “pasto di sangue” per poter trasmettere i microrganismi che causano la malattia. 

L’attività repellente di un antiparassitario, a volte chiamata anche attività “anti-feeding” non è altro che la capacità di respingere l’insetto prima che abbia la possibilità di salire sull’animale e pungerlo, trasmettendo la malattia. Al momento di scegliere una pipetta, è molto importante assicurarsi che abbia un’azione repellente, soprattutto se il vostro cane abita o transita in zone dove i flebotomi che causano la leishmaniosi sono presenti. 

Altro pro e contro è la durata dell’effetto della pipetta: Solitamente 4 settimane, per cui deve essere ripetuta ciclicamente. 

FARE SEMPRE attenzione alla specificità di un antiparassitario: vi consigliamo di usare solo prodotti specifici per quella specie: prodotti per cani devono essere utilizzati solo su cani, in alcuni casi principi attivi innocui per un cane possono essere tossici per altri animali!!!!!! 

SPRAY: Anche nel caso degli spray ne esistono in commercio diversi tipi, alcuni anche naturali, come quelli con olio di Neem. In questo caso il PRO è l’effetto repellente, grazie al quale si possono associare ad altri prodotti, per ottenere un effetto combinato e completo. Il contro maggiore nel caso degli spray è la loro applicazione: per essere efficaci devono coprire tutto l’animale, per cui su animali di grossa taglia risulta difficile ottenere una buona efficacia. Di solito si consiglia di utilizzarli in associazione, e soprattutto in condizioni particolari, come per passeggiate sui rivali dei fiumi, in pineta o nei boschi, luoghi dove le zecche sono presenti in misura maggiore, e serve una protezione aggiuntiva. O per lo stesso motivo durante le vacanze, se si soggiorna in zone a rischio per la leishmaniosi, per offrire una protezione aggiuntiva contro la leishmaniosi.

COLLARE: I collari antiparassitari di ultima generazione per cani rilasciano in modo graduale e costante, stando a contatto col corpo dell’animale, i principi attivi che tengono lontani i parassiti. 

Fra i PRO dei collari mettiamo sicuramente la loro praticità e la lunga durata d’azione: se usati correttamente arrivano fino a 8 mesi. Inoltre i collari hanno una buonissima azione repellente, per cui soprattutto in zone a rischio risultano la scelta migliore.

Fra i pro mettiamo anche la possibilità di utilizzarli tranquillamente sui cuccioli (ovviamente tenendo conto del peso in aumento durante la crescita, soprattutto per cani di grossa taglia). 

Un altro lato positivo, soprattutto per cani che amano l’acqua, è che solitamente i collari possono sopportare lunghi bagni, senza perdere di efficacia (ovviamente anche in questo caso ci possono essere eccezioni a seconda della marca del collare).

Fra i contro le possibili reazioni locali sulla cute, soprattutto in cani con pelle sensibile; altro contro, per applicare il collare bisogna prendere l’animale e tenerlo fermo. Per un cane o un gatto abituato lo diamo per scontato, ma se pensiamo ad animali più “selvatici” può essere più difficile. Un contro che i proprietari spesso riportano è la preoccupazione, soprattutto per i gatti, che il collare possa restare impigliato, diventando un pericolo per l’animale, ma nel caso del Seresto questa possibilità è stata eliminata, creando una parte più debole nel collare stesso, che si rompe in caso di aggancio da qualche parte. 

COMPRESSE: In questo caso il principio attivo è contenuto in una compressa che deve essere assunta per bocca dall’animale: il principio attivo viene assorbito, passa nel sangue e da qui si diffonde. Le compresse, che fino all’anno scorso erano vendibili solo dietro ricetta medica, da quest’anno sono acquistabili liberamente anche nei pet shop, senza obbligo di prescrizione. 

Fra i Pro mettiamo sicuramente la facilità di somministrazione: sono compresse facili da somministrare, estremamente appetibili, comodissime per animali con pelo molto folto, su cui risulta troppo difficile l’applicazione delle pipette, oppure nei casi in cui non si può, o non si vuole, mettere il collare. Anche nel caso di colonie feline, o gatti poco avvezzi al contatto, la somministrazione dentro a cibo umido può semplificare molto il trattamento antiparassitario, con tutti i benefici che ne derivano. Inoltre si possono somministrare anche a cuccioli e gattini. 

La loro velocità d’azione è molto rapida, ma tuttavia l’insetto deve fare il pasto di sangue per poter assumere il principio attivo, per cui non si può escludere completamente il passaggio potenziale di malattia, e non si evitano le punture. E questo è uno dei contro principali. L’altro contro è che non hanno attività di repellenza. Tuttavia le compresse si possono associare ad altri antiparassitari, pipette e collari, in modo da rendere completa la protezione.